Freddy Key
E’ la scena che mi accoglie con i fischi, staccami la lingua con la pinza di Satinsky, fotto gli analisti in vena di consigli, lega sti conigli e passa alla sega di gigli. ogni mio collega ha vita piena di complessi, ti toglie la pena a cena con Sonja Caleffi, ceffi tipo Fausta Bonino a Piombino, Don Pino, il papato fuoco sui Guelfi, la tua faccia da cazzo da selfie, meglio che padala tipo Luca Gelfi, appello fantasmi castello di Melfi, demoni a caso tipo caso Enfield, ho la testa vuotata dai sensi, che pensi, che Goia ingoia incensi con gioia i dipinti violenti siano solo esempi di quanto si annoia nei tempi, menti i sentimenti alle belve, ti visita a Satana in visita Mengel mistica come la fisica, la doppia N quantistica ispida merde, istiga scelte come la mente del folle che capovolge in un niente, selce sotto la felce, scusa non amo ho il petto che è poco capiente.
Rit. Manomorta
E’ la morte dal vivo, scegli un posto esclusivo, ragione delirio. Quante colpe coltivo nel giardino proibito. Creazione, suicidio. E’ la morte che vivo. Sotto i ferri freddi il mio destino riscrivo da uomo folle istintivo, il volto nascosto in un mondo assassino.
I.O.R.I.A.
Ritrovato Dentro un ospedale Messo male
Come male Eran messi i morti Spappolati Con il mio arsenale
Mi raccomando Presenziare Tutti presenti Al funerale
Con un personale non mancare
O la prendo Sul personale
Impersonificato Togli strato Dopo strato
Scovi un mostro Masticato Morsicato Dalla vita
HO inchiodato La lingua Sul palato Tipo calamita
condannato Manca il fiato Ma non mancano Dietro il capo
Presenze Grattacapo Presenze Con la coda senza Il capo
Grattano i piedi Cambiano il fato
notti ingorde Braccia storte Stringono piu forte
Meglio che porto le mie scorte
Trapasso il portale Per portare Il me stesso Nel paranormale
Ora sono nel mio mondo Vieni pure Siedi pure Guardati attorno
Un colosso navigante Tra le urla Di una folla Sanguinante
Chiama il mio nome Il mio nome Chiama il mio nome Chiamano il mio nome
Apro gli occhi Intubato Inculato Poi svegliato
Derubato del mio stato morto ammazzato
Fatemi tornare Ritornare nel malcreato
Malmenato Dopo imprigionato
Uscirò ve lo prometto Per entrare In sogni Chiusi in un cassetto!
Rit. Manomorta
E’ la morte dal vivo, scegli un posto esclusivo, ragione delirio. Quante colpe coltivo nel giardino proibito. Creazione, suicidio. E’ la morte che vivo. Sotto i ferri freddi il mio destino riscrivo da uomo folle istintivo, il volto nascosto in un mondo assassino.
Whyisn’t
Non dormo
Nemmeno più con il cloroformio
L’odio é cardio cadmio
Lo provo ogni giorno
Episodio nuovo al manicomio di Colorno
Sfrutto antica magia nera.. barone Mordo
Obbligo di leva su tralicci e cornicioni : feticci piccioni nati dai capricci peggiori…mi muovo con un branco di licaoni
E spuntano dall’ombra: kyoraku takaoni!!!
Ho cento nomi tipo Enok
Ho donato a te
La coscienza che
Ho rubato a Zeno
vivo l’Ade in pieno
Divorando albedo
Bevo del veleno
Temo questa vita sporca
… Contorta
in testa guerra di pontiak la Boria!
Ti accompagno nell’arallu :
Kevorkian!!! Araldo di Nergal
Brucio medjugoria
Rifaccio la storia
Delorian
Vengo dal futuro più
Osceno ,dall’ artiglio di regolo
Mezzi licantropi Romolo e Remo
Comodo con un mio testo t’annego …é l’ultimo fiume
Leopoldo Panero!!!